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Risultato dei ballottaggi: chiaro segnale al centrodestra. Divisi si perde, gli elettori stanchi dei litigi



Dallo spoglio delle schede votate nei turni di ballottaggio nelle città italiane è emerso un chiaro segnale per il centrodestra, Divisi si perde. Già perchè come confermato al primo turno delle votazioni comunali, il centrodestra dove si è presentato unito è compatto non ha dato occasione di risposta agli avversari, vincendo, e vincendo di misura ovunque. Situazione molto diversa invece si è verificata nei comuni dove Meloni, Salvini e Berlusconi non sono riusciti a trovare la quadra e hanno corso separati. In molti casi si abbiamo trovato un candidato per la Lega e Forza Italia ed uno per le liste di Fratelli D’Italia. Grazie a questa situazione, molte grandi città sono andate a finire al turno di ballottaggio e la spaccatura del centrodestra, che non ha saputo ricucirsi in fretta, ha consegnato la maggior parte di questi centri alla coalizione di centrosinistra. Proprio in queste ore, e ne abbiamo parlato ieri, si stanno consumando lotte intestine alla coalizione di cdx in merito alle candidature alle elezioni regionali, prima su tutte quelle in Sicilia dove l’uscente Musumeci appoggiato fortemente dalla Meloni non troverebbe la sponda di Salvini e Berlusconi, mentre in Lombardia si sta facendo sempre più avanti l’ipotesi della candidatura di Maria Letizia Moratti (Forza Italia) a scapito dell’uscente Attilio Fontana (Lega). In Lazio tutto tace, anche se stando ai ben informati l’accordo fosse quello di riconoscere la candidatura ad un esponente di Fratelli D’Italia in quanto Forza Italia avrebbe espresso il proprio candidato in Molise e la Lega in Lombardia. Musumeci è da considerarsi un outsider dei partiti, un indipendente che verrebbe appoggiato dalla coalizione, per questo non entrerebbe nell’accordo detto sopra.

Come tutto tace in Lazio, tutto tace, più o meno, anche in Molise dove a parte Michele Marone coordinatore della Lega che si è schierato contro la ricandidatura di Donato Toma, gli altri si trincerano dietro il più religioso silenzio, oppure dietro la frase di rito “Spetterà a Roma decidere”. La situazione interna al centrodestra al momento è davvero caotica, un tutti contro tutti, che però sta portando alla perdita dei moltissimi consensi che l’intera coalizione ha a livello nazionale ma che non riesce a trasformare in voti quando si presenta disunito alle urne. L’elettore del centrodestra, si sa, non è avvezzo alle liti interne alle scorrettezze ed all’incertezza, lo scenario attuale insomma, ed infatti lo è tornato a ribadire in questo turno di voto.

Il segnale insomma ai tre, Meloni, Salvini e Berlusconi, è cristallino, gli elettori li premieranno soltanto qualora si siederanno al tavolo e raggiungeranno intese ed accordi per i quali si prodigheranno a far si che funzionino. Al contrario il futuro del centrodestra è davvero tutt’altro che luminoso.

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