Professore Pazzagli L’ecomuseo virtuale ‘Terra di Passo’, qual è la validità di questo progetto?
“Io dico che alle volte è bene passare dal virtuale per tornare al reale. Quindi si tratta di una piattaforma per farci conoscere la storia, l’ambiente e la cultura del territorio, cioè l’insieme delle risorse, quello che si chiama: il patrimonio territoriale e che habisogno di essere conosciuto e promosso non solo per i turisti ma soprattutto per i residenti perché penso che parta da qui la rinascita dei paesi e delle aree interne da una nuova consapevolezza di chi è rimasto e di chi vuole tornare,dell’importanza di ciò che il territorio contiene .
Parliamo di virtuale, probabilmente un linguaggio anche più vicino alle nuove generazioni, questo contribuisce secondo lei a far nascere nei giovani una rinnovata voglia di conoscenza anche della storia e della cultura dei luoghi?
“Si mi ha fatto molto piacere vedere che questo progetto per prima cosa è stato presentato alle scuole di Riccia perché da lì bisogna partire. Il declino delle aree interne è cominciato presto e durato a lungo, dunque la soluzione non può essere dall’oggi al domani ma, implica un processo di accompagnamento culturale che ha tempi lenti purtroppo, ma non ci sono alternative deve partire dalle nuove generazioni quindi dalla scuola”