La vera guerra è la crisi che incombe sui cittadini
Prima la pandemia, poi la guerra. Ma dei nuovi poveri chi si interessa? In un anno i prezzi dei prodotti alimentari sono cresciuti più dell’inflazione. Come non bastasse i mutui casa nel mese di marzo hanno superato il 2%. Cosa che non accadeva da tre anni. Non c’è da stare allegri. Sono questi i numeri della guerra che sono entrati di prepotenza nelle famiglie italiane. I comuni mortali hanno criticato i due Governi retti da Conte. Tanto fumo ma niente arrosto. Si era illuso il popolo italiano, quello fatto da gente che lavora ogni giorno, che sarebbero arrivati fondi, o chiamiamoli pure ristori, che servivano ad uscire dalla crisi. Con i Governi Conte 1 e 2 è stata una cilecca. Ma pure il Governo dei “migliori”, quello retto da Draghi, non sembra portare a casa risultati tanto diversi. Certo nessuno avrebbe mai immaginato di trovarsi di fronte al Covid, né tanto meno ad una guerra che non era in agenda. Quello che viene promesso sono solo inutili mance che serviranno a poco o niente. Siamo d’accordo che l’Ucraina va aiutata ma vanno aiutati anche milioni di italiani alle prese con la povertà sempre più dilagante. Questo fattore è passato in secondo piano. Provate a chiedere alla Caritas molisana quante sono le persone che si rivolgono, in tutta modestia, per chiedere un aiuto, un sostegno non tanto economico ma soprattutto alimentare. C’è gente che con uno stipendio di 700 – 800 euro al mese è ridotta sul lastrico per l’aumento dei beni di prima necessità e del caro energia. “Come faccio a pagare la bolletta del gas, che si aggira sulle 400 euro, se ho una pensione di 500 euro?”. Questo il grido di dolore di un’anziana che vive sola in un piccolo centro della Provincia di Isernia. “Se pago la bolletta non mangio. Tanto vale che mi stacchino luce e gas.” Come darle torto. Ma chi viene in suo aiuto? E qui casca l’asino. I politici sono tutti concentrati a fare riflessioni sulla guerra in Ucraina, sulle trattative che dovrebbero portare alla pace. Nei talk televisivi si fa a gara ad invitare politici che discutono solo sulla necessità o meno di aiutare l’Ucraina con l’invio di mitragliatrici pesanti, lanciatori anticarro, radio, elmetti, giubbotti. Ma al popolo italiano chi ci pensa? Sarebbe ora che anche il Governo dei “migliori” fosse piùvicino ai cittadini italiani che vivono in assoluta povertà. Anche in Molise ce ne sono a migliaia. È in questi momenti che viene fuori l’orgoglio nazionale, quello tanto caro a De Gasperi e don Sturzo. In questi momenti andrebbero sacrificati interessi particolari per ottenere soluzioni utili all’interesse nazionale. È ora di smetterla di fare politica usando mille problemi a mo’ di scudo anziché affrontarli e risolverli. In Molise esistono i cosiddetti “nuovi poveri”. A dirlo è la Caritas diocesana che negli ultimi anni ha visto aumentare in modo preoccupante tutte le attività espletate a favore di chi è in difficoltà. Se i nostri politici non cambiano rotta si finisce davvero male.