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Elezioni politiche anticipate ad Ottobre? L’editoriale di G.D.A. sulle possibili conseguenze anche nella politica molisana

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Se Draghi decidesse di anticipare in estate la legge di Bilancio per il 2023 è probabile il voto anticipato a ottobre. Draghi si è accorto di non avere più in mano la situazione e sta cercando di accelerare i tempi per poi puntare a ottenere il comando della Nato. C’è un precedente che gioca a suo favore. Nel 2008 Tremonti fece approvare la Finanziaria a giugno. Per norma va approvato entro settembre ma nessuno vieta di farlo prima. Con il passare delle settimane Draghi si è accorto di non poter governare una maggioranza così litigiosa. Questa manovra anticipata andrebbe bene anche ai Deputati che avrebbero così garantita la loro pensione. Allora ecco che i partiti sono in fibrillazione, anche in Molise dove ci sono molti pretendenti al trono. Nel 2018 i Cinque Stelle fecero man bassa, eleggendo due parlamentari e due senatori. Di questi quattro solo uno, Antonio Federico, è rimasto fedele a Grillo. Gli altri tre sono andati via. Va ora riscritta l’agenda politica delle priorità per mandare alla Camera o al Senato gli aspiranti. Se così fosse si voterebbe con largo anticipo rispetto alle regionali della prossima primavera, per cui l’appetito viene mangiando. Ma questa volta i sindaci giocheranno un ruolo centrale e non è escluso che possano indirizzare i partiti nella scelta dei candidati. A questo punto nel Pd si aprirebbe la strada per un posto alla Camera per Micaela Fanelli, con la benedizione del segretario regionale Vittorino Facciolla che a sua volta avrebbe la strada spianata per un posto a candidato alla presidenza della Regione per il centro sinistra. I Cinque Stelle punteranno a mantenere almeno un seggio dato che è impossibile ripetere il successo del 2018. Allora anche le pietre votavano 5 Stelle. In questi quattro anni i grillini hanno perso milioni di consensi e sanno che difficilmente ripeteranno l’exploit. Allora è meglio accontentarsi di un posto al sole per Antonio Federico che comunque potrebbe essere insidiato da Patrizia Manzo che molti vedrebbero di buon occhio come candidata alla Camera dei deputati in Molise in quota grillina. Forza Italia a questo punto dovrà decidere quale sarà il destino della sua giovane e bella coordinatrice regionale Anna Elsa Tartaglione. Molti sono convinti che farà di tutto per avere, come la scorsa volta, una doppia candidatura. La prima in Molise e la seconda in un collegio blindato, probabilmente in Lombardia o in Puglia.   Michele Iorio potrebbe a questo punto decidere di candidarsi al Senato in quota Fratelli d’Italia e concludere nel migliore dei modi la sua carriera politica. Negli ultimi tempi è tornato a essere il Michele Iorio che tutti conoscevamo. Nessuna alzata di testa e soprattutto una mano tesa ai suoi amici interni a Fdi. Se così fosse avrebbe la mano di tutto il partito, in modo da chiudere nel miglior modo possibile la sua carriera politica e dedicarsi poi con convinzione a far crescere Fdi anche alle prossime regionali. In ultimo pensierino finale per l’on. Aldo Patriciello che potrebbe indicare un suo uomo di fiducia. La scorsa volta puntò su suo cognato Mario Pietracupa che prese una valanga di voti, non sufficienti però a superare dalla grillina Rosalba Testamento che da illustre sconosciuta lo superò per pochi voti. Ma erano altri tempi. Se ci dovesse ripetere oggi quella votazione Pietracupa sarebbe seduto sui banchi di Montecitorio non certamente per grazia ricevuta. A differenza di 4 anni fa non esiste una votazione vinta in partenza. I partiti sono al lavoro in attesa di verificare le prossime mosse di Draghi. L’importante che il Molise torni a crescere in modo equilibrato, nel segno di una forte innovazione e di una ritrovata coesione sociale.

G.D.A.

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