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Io sono Iorio e voi non siete un c….



Io sono Iorio e voi non siete un c…., verrebbe da dire dopo aver letto l’intervista pubblicata ieri (domenica ndr) sulle colonne di PrimoPiano realizzata da Italo Marinelli all’attuale consigliere regionale ed ex Governatore del Molise Angelo Michele Iorio. La stessa occupava quasi interamente la prima pagina del quotidiano regionale e incuriosiva molto il lettore grazie al titolo virgolettato molto provocatorio che recitava “..dopo di me il nulla”.

Incuriosito anche io dalla dirompente dichiarazione, ho letto con interesse l’intervista, che in larga parte non è altro che un de profundis sulla vita privata e politica dell’ex presidente della quale quasi nulla era sconosciuto, mentre la parte finale ha riservato due grandi affondi di Iorio che ha risposto a due precise domande del cronista agnonese sottolineando che dopo la fine della sua era da presidente, il nulla politico l’ha fatta da padrone nella nostra Regione. Iorio argomenta tale convinzione declamando l’ottima situazione che per 20 anni ha garantito al Molise, la floridità economica del tessuto regionale, precipitata successivamente scoperchiando un vaso di Pandora con le annose vicende della Gam, dell’Ittierre e dello Zuccherificio, tutte aziende che durante il ventennio Iorio hanno potuto beneficiare di cospicue iniezioni di denari pubblici, necessari per proseguire le attività evidentemente già in grandi difficoltà, fatto ovviamente non citato anche considerando l’ammissione da parte di Iorio di aver esercitato una politica clientelare che lui giustifica dichiarando “Mi chiedo se sia possibile oggi l’esistenza di partiti che in un modo o nell’altro non facciano clientelismo. Chi è senza peccato scagli la prima pietra”.

Continuando abbiamo potuto leggere che fin quando il consigliere Iorio, è permasto Governatore, nessun ospedale regionale è stato chiuso, tantomeno il Caracciolo di Agnone della quale chiusura viene accusato dal popolo di esserne la causa, ovviamente si guarda bene dal ricordare la già disastrosa situazione sanitaria regionale, precipitata rovinosamente ed inevitabilmente poco dopo la fine  del suo mandato. Situazione di cui tutti noi possiamo toccare con mano e di cui ancora oggi paghiamo pegno per le scelte tutt’altro che adeguate messe in atto dai governi di allora guidati dal medico isernino.

Il secondo punto sorprendente viene dalla risposta all’ ultima domanda posta da Marinelli, il quale chiede a Iorio le prospettive politiche future, e lo stesso definisce Iorio “vicino” a Fratelli d’Italia. Ebbene l’ex presidente nella sua risposta non precisa ne chiarisce all’intervistatore, e neanche ai lettori, che lui non è  soltanto vicino a Fratelli d’Italia, ma ha aderito allo stesso partito ma sotto il quale simbolo non è consigliere regionale. Infatti sia lui che Aida Romagnuolo non sono subentrati nel gruppo consiliare di Fratelli d’Italia. Non immaginiamo per una ragione prettamente di interessi, infatti, i due hanno mantenuto invariati i benefici riservati ai loro partiti, come il rimborso delle spese politiche sostenute, il personale ecc. oppure per non sottostare alla guida del capogruppo Pallante, con il quale gioco forza,  avrebbero dovuto concordare la linea politica da seguire. Se non bastasse, insieme al coordinatore regionale Di Sandro, Michele Iorio, è l’artefice della faida che si sta consumando da tempo all’interno del partito a livello locale, dove Iorio, Di Sandro, Scarabeo e l’ultima entrata Romagnuolo, si sono coalizzati contro il capogruppo alla Regione, l’assessore Quintino Pallante, del quale hanno più volte chiesto la testa non riconoscendone neanche la sua funzione, rivendicando prettamente per questione di superiorità numerica la guida di Fratelli d’Italia a livello regionale. L’operazione di Iorio&co., lo ricordiamo, non è riuscita ad attraccare in porto soprattutto a causa della sonora sconfitta riportata dal partito della Meloni alle elezioni comunali di Isernia, ma ancora di più grazie alla barbina figura rimediata nelle elezioni provinciali di Campobasso ed Isernia, nelle quali l’opposizione interna a Pallante non è riuscita ad eleggere neanche un consigliere in nessuno dei due consigli provinciali. Al contrario l’assessore ai trasporti ed all’energia, ha dimostrato di avere l’appoggio di molti amministratori locali, mantenendo così salda la leadership regionale del partito e riuscendo ad eleggere i propri candidati. 

Nelle ultime dichiarazioni finali di Michele Iorio riportate sulle colonne di Primo Piano, sembra emergere chiaramente l’intenzione di non lasciare neanche questa volta il passo in vista della prossima tornata elettorale regionale, dove annuncia sarà grande protagonista. Di certo non è chiaro il simbolo sotto il quale l’ex presidente concorrerà nella disputa. Quello che è chiaro è che il partito che più prometterà un posto rilevante a Iorio lo potrà inserirlo tra le proprie fila.

Verrebbe da chiedersi dunque se tutta l’attività politica degli ultimi anni, ricca di rumorose ed ingombranti sconfitte per Iorio, non è stata utile all’ex Presidente per riflettere sul fatto che, forse, sarebbe opportuno mettere nel cassetto l’attività politica non insistendo oltre nella ricerca sempre più vana del massimo potere politico regionale che per già molto tempo ha posseduto?

G.D.A

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