Guerra Israele-Hamas, Tramontano: “Condannare l’odio è un imperativo morale”.

Il Capogruppo della Lega al Comune di Campobasso Alberto Tramontano interviene sulla spirale di guerra che sta investendo il Medio Oriente.
È necessario affermare con fermezza, in questo momento storico, che la Lega sta dalla parte dell’unica democrazia occidentale di tutto il Medio Oriente. La Lega sta con Israele senza se e senza ma.

Diventa un imperativo morale condannare l’odio perpetrato dai predicatori della guerra e da tutti i terroristi che hanno ucciso senza pietà donne e bambini e che tengono in povertà la propria popolazione per poi approvvigionarsi di razzi e missili da utilizzare contro le popolazioni civili.

In questa guerra, un’altra sconfitta per l’umanità, è necessario dire con chiarezza da che parte stare.

Hamas ha attaccato donne e bambini. Ha ucciso, torturato e ha sequestrato bambini, anziani e infermi. Ha bombardato senza pietà un rave party uccidendo e fucilando tanti giovani, annientando il loro diritto al futuro.

Come se non bastasse, in concomitanza con l’attacco di Hamas nel sud di Israele, si accende ora anche il fronte nord del Paese, al confine con il Libano dominato da Hezbollah: un gruppo armato sciita alleato dello stesso Hamas e fortemente controllato dall’Iran, lo storico e più influente nemico di Israele in Medio Oriente. Gli attacchi provenienti dal Libano, ad opera di alcuni miliziani di Hezbollah, gettano ora l’ombra di un nuovo fronte di guerra che potrebbe aprirsi nel nord di Israele, mentre il suo esercito è impegnato a combattere Hamas a sud.

Diventa perciò urgente opporsi ai finanziamenti a tutti quei paesi amici dei terroristi.

Un ringraziamento doveroso al Governo italiano che ha dichiarato che lavorerà con i partner internazionali per coordinare il sostegno alla nazione colpita.
Perché il dramma della nuova guerra arabo-israeliana non passi inosservato sarà presentata una Mozione durante la prossima seduta del Consiglio comunale di Campobasso che sarà poi trasmessa al Governo italiano e all’ambasciata israeliana.