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Cardarelli, risonanza urgente programmata dopo 7 mesi: annullata 24 ore prima.



Dopo sette mesi di attesa per sottoporsi a una Risonanza magnetica ‘urgente’ all’ospedale Cardarelli di Campobasso, 24 ore prima dell’appuntamento, fissato giovedì 5 settembre, la telefonata di un operatore lo informa che dovrà aspettare altro tempo.

È l’odissea che sta vivendo un paziente molisano al quale il medico di base lo scorso mese di marzo aveva prescritto l’esame diagnostico, indicando nell’impegnativa ‘nel più breve tempo possibile, se differibile entro 72 ore’, specificando inoltre nel quesito diagnostico ‘pregresso k prostata’.

Ieri, al fine di avere informazioni più precise, il paziente si è recato presso il reparto ospedaliero di competenza dove – ha riferito l’interessato all’ANSA – gli è stato detto che la causa del rinvio dell’appuntamento sarebbe riconducibile alla carenza di personale medico e, quindi, di rivolgersi al Cup per fissarne un altro. Questo non sarebbe l’unico caso, sembra infatti che anche altri pazienti negli ultimi giorni abbiano ricevuto la stessa comunicazione. La carenza cronica di personale medico che da mesi avvolge la Sanità molisana in una spirale che appare senza soluzione, non riguarda solo l’ospedale Cardarelli.

L’Azienda sanitaria regionale (Asrem), nonostante i ripetuti concorsi emanati per assunzioni a tempo indeterminato di medici e il ricorso ad altre forme contrattuali (tempo determinato, incarichi libero-professionali, ricorso a medici stranieri e ai camici bianchi in pensione), non riesce, se non a colmare, almeno a ridurre la carenza degli organici negli ospedali regionali. Va riproposto un modello di gestione che forse non è stato efficiente negli anni passati e rivisti i ruoli del personale dell’Azienda sanitaria regionale.

Così, lo scorso mese di luglio, il presidente della Regione, Francesco Roberti, nel suo discorso sulle linee programmatiche di governo. Tante volte – aveva aggiunto – nelle Unità operative sanitarie si rischia di lasciare i reparti per finire comodamente nei cosiddetti luoghi amministrativi. Abbiamo più amministrativi che personale a lavoro nelle corsie.

 

Fonte: ANSA.

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