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Riconversione ex Unilever, Fanelli(PD): “Approvata all’unanimità la mozione che ho presentato per il piano industriale e la prosecuzione della cassa integrazione. Adesso il Governo regionale se ne occupi!”.



Per la riconversione dell’Unilever la Giunta regionale ha il dovere di fare la propria parte. È questo il senso della mozione che ho presentato e che ho voluto fosse discussa nel corso del Consiglio regionale di ieri pomeriggio durante il quale è stata licenziata favorevolmente dall’Assise. Un voto unanime per cui ringrazio l’Aula e i colleghi e su cui spero l’esecutivo non disattenda l’impegno preso, come ha invece fatto fino ad adesso su tutto.

Nello specifico l’atto chiede alla Giunta regionale di sollecitare Invitalia a licenziare immediatamente l’Accordo di sviluppo per il Piano industriale della P2P, promuovere l’apertura di un Tavolo Istituzionale interministeriale per seguire costantemente i procedimenti di attuazione del Piano, al fine della tutela dell’occupazione e della conferma di investimenti di sviluppo industriale della P2P e per garantire la Cassa integrazione fino all’effettivo avvio della produzione e degli investimenti nello stabilimento P2P.

Come si ricorderà la storia della riconversione della Unilever inizia il 1° novembre 2021, con la firma dell’accordo sindacale con tutte le parti sociali coinvolte per la nascita della P2P, che sanciva il passaggio di tutti i lavoratori dello stabilimento nella nuova società.

Un progetto di riconversione ambizioso spinto dalla Unilever, in joint venture paritetica con Seri Plast (controllata della Seri Industrial S.p.A., azienda quotata sul listino MTA di Milano), possibile anche grazie alla collaborazione con il Governo precedente, di concerto con le parti sociali con il supporto del Ministero per lo Sviluppo Economico.

La nuova società denominata P2P dovrà gestire la graduale riconversione del sito Unilever, che sarà interamente dedicato alla produzione di plastica riciclata. La partnership prevede anche un accordo commerciale di lungo periodo per la fornitura a Unilever di materie prime plastiche recuperate da imballaggi post consumo, da parte della nuova società P2P, con un conseguente vantaggio competitivo dell’azienda sul mercato, e nel rispetto delle decisioni comunitarie e nazionali volte a ridurre l’inquinamento correlato all’utilizzo della plastica.

L’accordo prevede, inoltre, l’assunzione di circa 200 addetti, che riconvertiranno l’impianto per il riciclo di materie plastiche da imballaggi post-consumo, con una capacità pari a 130mila tonnellate annue.

La P2P, già da inizio giugno 2022, ha presentato la domanda di finanziamento a Invitalia per l’attuazione del progetto, che prevede investimenti complessivi per 109,4 milioni di euro, contributi a fondo perduto per 38,4 milioni e un finanziamento agevolato di 43,7 milioni. Gli Accordi di sviluppo di Invitalia dovrebbero essere licenziati in 90 giorni, ma da oltre 6 mesi ancora non ci sono risposte concrete.

Ecco perché è necessario fare presto: lo slittamento dei tempi avrebbe, infatti, enormi danni per l’occupazione e la ripresa economica dell’area e del Molise intero.

Perciò ora, dopo questo impegno preciso che il Consiglio regionale ha approvato e che ora è in capo all’esecutivo, si agisca: si faccia di tutto per fare in modo che la nostra regione non perda questa grande occasione.

Intanto, io stessa insieme a tutto il PD nazionale, interrogheremo il Ministro delle Imprese e Made in Italy sulla stessa questione da cui dipende il futuro della nostra terra e soprattutto quello di tante famiglie molisane. Un futuro che di certo non può essere cancellato come, nel totale disinteresse, sta provando a fare tutto il centrodestra.

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