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Consigli Regionale monotematico sul Trasporto Pubblico Locale. La nota degli esponenti del Movimento 5 Stelle.



Assicurare il pagamento regolare degli stipendi ai lavoratori e rivedere i contratti ponte, sin da subito; istituire una società in house che gestisca l’intero comparto, nel breve-lungo periodo. Il MoVimento 5 Stelle accoglie con favore la convergenza del Consiglio regionale sulle azioni proposte per riattivare il comparto del trasporto pubblico locale. 

Ancora una volta abbiamo alzato l’attenzione sul tema, l’abbiamo portato in Aula e ancora una volta abbiamo fornito soluzioni nell’interesse dei cittadini-utenti e dei lavoratori. Ora, però, la Regione deve muoversi. Molti dipendenti convivono con pagamenti in ritardo anche di 10 mesi e ora devono anche sopportare un Tfr non accantonato e i contributi non versati. Intanto il parco autobus resta tra i più vecchi d’Italia e il servizio offerto è sempre più scadente.

Questa è una situazione, come diciamo da sempre, causata dai gruppi di potere che da troppo tempo logorano il bilancio regionale e i molisani. Eppure il gestore pubblico dovrebbe sempre seguire i dettami della pubblica amministrazione, dovrebbe sempre comportarsi come un padre di famiglia. Invece in Molise ci sono aziende che ricevono soldi pubblici, ma non pagano i dipendenti: con queste aziende la Regione deve avere il coraggio di chiudere qualsiasi rapporto. 

Ovviamente, l’auspicio è che la gara in atto vada a buon fine, ma abbiamo molti dubbi e per questo abbiamo fornito un piano di rilancio del Tpl, contenuto nella mozione approvata oggi. Visti gli inadempimenti contrattuali e i continui contenziosi, ora l’assessore regionale ai Trasporti, Quintino Pallante, deve attivarsi per mettere fine ai contratti ponte esistenti addirittura dal 2008 e sostituirli con intese in linea con i contratti collettivi nazionali di settore. 

L’assessore regionale deve anche interloquire con i grandi gruppi nazionali che possano assicurare il servizio alle medesime condizioni poste a bando di gara. I contratti ponte dovranno essere stipulati con aziende diverse da quelle che attualmente gestiscono il servizio senza rispettare gli obblighi contrattuali e devono essere adeguati alle tariffe ora previste dal bando.

In più la Regione deve valutare l’annullamento o la revoca del bando per l’affidamento del Trasporto pubblico e valutare concretamente l’istituzione di una società in house providing da sottoporre al vaglio del Consiglio regionale. Quella della ‘società interna’ è infatti una modalità di affidamento dei servizi che, secondo la Comunità europea, è “perfettamente alternativa al ricorso al mercato”.

Ma, per prima cosa, l’ente regionale deve sostituirsi all’azienda inadempiente e garantire il pagamento mensile di tutti gli stipendi dei lavoratori, arretrati compresi. È ora che il sistema dei trasporti sia gestito in modo uniforme, nel rispetto degli standard di servizio, e sia tarato sulle reali esigenze del territorio. Ed è ora che la gestione anche amministrativa del Tpl sia trasparente e corretta per contenere la spesa pubblica.

 Insomma tiriamo il Molise fuori dall’impasse attuale e guardiamo avanti, al biglietto unico integrato, ad un rinnovato parco autobus, ad un nuovo Piano trasporti, alla sostenibilità, ad una reale programmazione. E garantiamo ai molisani, finalmente, il diritto alla mobilità.

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