INQUINAMENTO A VENAFRO: COLDIRETTI MOLISE, IL PRESIDENTE CLAUDIO PAPA SCRIVE AL GOVERNATORE TOMA L’ORGANIZZAZIONE CHIEDE CHE L’ARPA ELABORI UN PIANO DI CARATTERIZZAZIONE DEI SITI
Gennaio 11, 2023
Pronto a partire il progetto del Comune di Campobasso “Sentinella Antitruffa”.
Gennaio 12, 2023

Sanità, il nucleo valutazione boccia Florenzano. I portavoce m5s: “Occorre subito un cambio al vertice dell’Asrem”



Sul raggiungimento degli obiettivi in ambito sanitario per il biennio 2020-2021, il Nucleo di Valutazione conferma quanto sosteniamo da tempo: il Direttore generale dell’Asrem ha fallito. In particolare, il giudizio certifica una cattiva gestione in merito all’equilibrio economico e finanziario dell’Azienda sanitaria.

Questi i principali fallimenti evidenziati: il mancato contenimento della spesa farmaceutica; la sottoscrizione dei contratti con i privati accreditati; la riduzione della mobilità extraregionale. Su tutti i punti cardine, insomma, l’operato di Florenzano è stato giudicato al di sotto della sufficienza, fissata dal Nucleo di Valutazione al 60%.

In un quadro più generale, il dg Asrem ha collezionato più giudizi negativi che positivi. Nel 2020, a causa della pandemia, lo stesso manager aveva chiesto la rimodulazione degli obiettivi da portare a compimento, ma la giunta regionale non ha mai risposto all’istanza. Non è tutto, perché resta impossibile non considerare i conti in rosso del bilancio di previsione dell’Asrem, che per il 2023 prevede una perdita di 65 milioni di euro, con il disavanzo in aumento del 62%. Oltre ai numeri, è sotto gli occhi di tutti il pessimo stato di salute in cui versa la sanità molisana, con i problemi registrati nel servizio di 118, la mancata stabilizzazione dei precari, la cronica carenza di personale medico. Insomma, la fotografia è a dir poco allarmante.

La sanità molisana meriterebbe un cambio di passo deciso, a partire dalla governance. Per questo, ancora una volta, ci troviamo a chiedere la rimozione del vertice dell’Asrem. Lo ribadiamo ancora: i molisani non devono essere costretti a curarsi altrove, in assenza di servizi adeguati. Su questa vicenda, attendiamo che si pronunci anche la Conferenza dei sindaci. Il suo parere, sebbene non vincolante, assumerebbe un enorme significato, perché dato da chi vive quotidianamente i problemi del territorio.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *