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Politica, Sanità e Potere, la saga molisana. Seconda Parte: “Le Fratture di Sua Sanità”



“Sua Sanità” Patriciello approda in Europa con l’UDC a seguito delle dimissioni di Cesa, si, lo stesso Lorenzo Cesa che abbiamo eletto deputato in Molise alle Politiche dello scorso settembre, ma mette in regione i suoi uomini: il cognato Mario Pietracupa, che viene Presidente del Consiglio, e il suo fedelissimo Riccardo Tamburro.

Entrambi infatti risultano eletti nelle elezioni regionali del 2006, la guida della Regione rimane nelle mani di Michele Iorio e del centrodestra.

Sulla nostra Regione peró, appena un anno dopo, si abbatte una sciagura:

il Governo Prodi, nel 2007, inserisce la la regione in piano di rientro, perché sette anni di gestione di Sua Sanità con Iorio portano allo sconquasso dei conti della sanità molisana. Dal 2007 al 2009 i debiti anzichè diminuire aumentano, per cui nel 2009 il Governo Berlusconi è costretto a commissariare la Sanità Molisana facendo coincidere la figura del commissario con quella del Governatore Iorio.

A questo punto tutto cambia, il margine di manovra si assottiglia, il Consiglio Regionale è di fatto esautorato sul tema Sanità e Iorio commissario riesce a portare avanti la legislatura tra alti,  bassi sfuggendo alle fortissime pressioni di “Sua Sanità”, che inizia cosí a pensare alla sostituzione del Presidente della Regione.

Patriciello non riesce a suggellare un accordo politico con il centrosinistra, per cui decide di ricamare un nuovo merletto, individua Paolo Di Laura Frattura come adeguato allo scopo e lo aiuta a vincere le primarie del centrosinistra nell’estate del 2011. La competizione per la Presidenza della Giunta Regionale vedrá Iorio contro Frattura.

Ricordiamo che all’epoca la legge regionale prevedeva ancora la possibilità di esprimere il voto disgiunto, ed infatti il Molise ottiene il primato di unica Regione in Italia, a registrare oltre 15.000 voti incrociati alle consultazioni regionali di quell’anno. Purtroppo salta qualche fusello e il bordo del merletto non si chiude. Iorio infatti riesce a vincere, nonostante tutto, per appena un migliaio di voti.

Accade poi l’impensabile, il Presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Monti, commissaria il commissario alla sanità Iorio con Filippo Basso.

Hanno subito inizio i ricorsi, le elezioni vengono annullate e “Sua Sanità” ha il tempo di stringere stavolta un accordo politico con il Centrosinistra, facendo scendere in campo la sua lista civica “Rialzati Molise” con un nuovo cognato a capo, Vincenzo Cotugno.

Nel 2013 Frattura stravince le elezioni, diviene Presidente e Commissario alla Sanità, gli organi di informazione nei giorni a seguire titolano cosí le dichiarazioni del Presidente uscente, “Sanità , Iorio da il via all’operazione verità.” Ne riportiamo un estratto:

“Ho rinnovato e liberato la coalizione da fardelli e portatori di interesse che ci hanno ostacolato nel riformare il settore”. 

“Prima di tutto, perché la nostra coalizione è stata rinnovata e liberata da fardelli che hanno rallentato negli anni l’azione riformatrice, ricordo, infatti, che io stesso ho rischiato la sfiducia, da parte di alcuni noti personaggi (allora componenti della nostra coalizione e oggi compagni di viaggio di altri), perché volevo ridurre le ASL, come poi sono riuscito a fare, da 4 ad una sola..”

“…una coalizione che ospita al proprio interno qualche portatore di un interesse aziendale- imprenditoriale, consolidato e mai negato, nel settore sanitario. Dunque, come sempre, tutto e il contrario di tutto…”

Va segnalata anche un’altra anomalia, “Sua Sanità” si ricandida alle Elezioni Europee nel periodo Frattura tra le fila di Forza Italia arrivando detenere anche il ruolo di tesoriere del PPE. In Regione peró ‘guida’ il Centrosinistra…ma questa è un’altra storia!

Ma torniamo a noi, e domandiamoci cosa ci sarà mai stato alla base dell’accordo tra Frattura e Patriciello, ovvero cosa avrá chiesto “Sua Sanità” a Paolo Frattura in cambio di questo imponente stravolgimento politico, sostenuto e architettato con ogni mezzo e sacrificio?! Sostanzialmente due “cosucce” che andiamo ad approfondire.

1- “Sua Sanità” vantava dei ‘crediti,’ dalla dubbia certificazione, nei confronti della Regione Molise risalenti, i più vecchi, addirittura al 1993, tempi della Sanatrix.

Pretende quindi di essere saldato con tre determine a firma dell’allora DG Salute della Regione Marinella D’Innocenzo, nominata da Frattura. Le determine saldavano le prestazioni erogate da due centri privati, l’Istituto Neuromed e la Fondazione Giovanni Paolo II, per un importo complessivo di 80 (ottanta) milioni di euro.

L’argomento provoca uno scontro frontale in Consiglio Regionale tra il Presidente dell’assise Vincenzo Cotugno, si, era Presidente del Consiglio Regionale, e il Consigliere Massimiliano Scarabero. Scontro durissimo con accuse e esternazioni altrettanto dure, fedelmente riportate dalle testate dell’epoca.

2- Inizia ad avere efficacia il decreto Balduzzi con il Governo Monti, una mannaia, che rappresenta una riforma della Sanità in Italia ispirata dall’esigenza di ridurre la spesa sanitaria. In breve tagliare tutto il possibile.

Il 5 agosto 2015, per proseguire con l’iter legislativo, il decreto approda nella Conferenza Stato-Regione che deve trovare l’intesa e blindarlo garantendone l’avanzamento. E’ sufficiente l’opposizione di una sola Regione per non riuscire a proteggere il decreto dai ricorsi, in caso contrario ogni portatore di interessi viene blindato e si procede.

In questa occasione fondamentale la Regione Molise è assente ingiustificato all’apparenza, ma giustificatissimo nella sostanza. La Basilicata si oppone in quella sede e viene derogata, di conseguenza non subirà gli effetti del Balduzzi. Il Molise assente, invece si.

Questo cosa comporta?!

Alla fine la Regione Molise perde il DEA di secondo livello, restando soltanto con quello di primo, e due Spoke (Isernia e Termoli).

Tutto ciò dunque, comporta la sparizione di numerosi reparti come, cardiochirurgia e neurochirurgia dagli ospedali pubblici, ovviamente peró i due servizi devono essere comunque garantiti al cittadino, e quindi vengono appaltati rispettivamente al Gemelli di Campobasso e al Neuromed di Pozzilli, due istituti di sanità privata comunque senza l’urgenza.

Non senza colpi al cuore, cari lettori, siamo giunti al termine di questo secondo capitolo. Vi diamo appuntamento a domani, con l’episodio conclusivo, per conoscere i risvolti dell’ascesa dell’onda gialla dei 5 stelle, terrore di “Sua Sanità”.

Rimanete sintonizzati….

Gilda Ricci

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