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Termoli. Tentano di rubare un’auto, colti in flagranza dai Carabinieri



I Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Termoli hanno tratto in arresto in flagranza di reato un 29enne ed un 19enne di San Severo, entrambi titolari di diversi precedenti di polizia e/o penali. Gli stessi dovranno rispondere di concorso in furto aggravato e possesso ingiustificato di chiavi alterate o grimaldelli.
I FATTI – Nel primo pomeriggio di ieri, 9 novembre, all’attenzione degli operatori impegnati in servizio perlustrativo automontato non è sfuggita la presenza dei due, in Piazza Donatori di Sangue, in atteggiamento sospetto che, dopo avere armeggiato vicino ad un’Alfa Romeo Giulia ivi parcheggiata, tentavano di allontanarsi rapidamente, il primo alla guida della propria macchina mentre il secondo alla guida dell’autovettura vicino alla quale i soggetti si stavano poco prima aggirando. Immediatamente fermati e sottoposti a controllo, i soggetti in questione risultavano avere appena asportato l’Alfa Romeo Giulia, previa forzatura di una portiera e manomissione del nottolino di avviamento. Il mezzo rubato, che riportava tra l’altro anche alcuni danni cagionati dai malfattori, è stato quindi prontamente restituito alla legittima proprietaria, che non si era ancora accorta di nulla. Nel corso delle immediate perquisizioni personali e dell’auto, è stato inoltre trovato diverso materiale utile per asportare veicoli, tra cui un cacciavite, una chiave a pappagallo, due connettori “Key-Pass”, due chiavi per accensione veicoli modificate e un palmare “Xhorse” per generazione codici di apertura/avviamento mezzi. Quanto rinvenuto, unitamente a un ulteriore connettore “Key-Pass” installato sul veicolo per asportarlo, è stato sottoposto a sequestro penale.
Il 19enne dovrà inoltre rispondere anche del reato di falsa attestazione o dichiarazione a un Pubblico Ufficiale su qualità personali proprie o di altri, poiché nel corso del controllo ha fornito inizialmente false generalità.
I malfattori sono stati dunque tratti in arresto e tradotti ai domiciliari presso le rispettive abitazioni a San Severo, per ivi permanere a disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Larino. Nel corso della successiva udienza innanzi alla competente Autorità Giudiziaria, gli arresti sono stati convalidati.

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