Pubblichiamo nota del PCL inerente alla surreale vicenda della rinuncia al beach volley.
Dall’incredibile vicenda della rinuncia al tradizionale e popolare evento del beach volley nel centro storico isernino promana un fascio di luce sul disastro sociale e culturale causato dalla precedente amministrazione berlusco-fascio-leghista, che consegnò la città nelle mani di uno dei capitalisti dei parcheggi; ma disvela anche l’incapacità della nuova giunta liberal-democratica di rimuovere tali nefandezze antisociali ereditate pur avendolo annunciato, nonostante le nostre reiterate proposte risolutive in tal senso, depositate al Comune e rese note, ben dettagliate in fatto e in diritto.
Governi comunali completamente sottomessi al capitalista privato.
Ed infatti si è arrivati al punto che questa città, ed il Comune stesso come ente, per patrocinare un evento estivo sul proprio suolo comunale deve subordinare lo stesso al pagamento di salati ticket in favore di una società privata! E’ scandaloso!
Si chiede pertanto al sindaco e alla giunta di provvedere immediatamente e senza indugio a far svolgere l’evento sugli spazi pubblici indicati del centro storico, inibendo ogni attività di riscossione di ticket per stalli blu alla società privata, poiché inesigibili per tutto quanto già da noi esposto agli atti, e come confermato dalla magistratura.
Se il Comune omette di intervenire, invitiamo la società sportiva a svolgere ugualmente l’evento comunque patrocinato dal Comune, senza pagare nulla per gli stalli blu: ci mettiamo a disposizione della società sportiva per produrre ricorso giudiziale in caso di multe illecite (che poi dovrebbero pervenire dal comune stesso…sic!), atteso che la magistratura le ha sempre annullate, accogliendo per l’appunto i nostri ricorsi, essendo illegittimi gli atti istitutivi dei parchimetri.
Emblematica la candida rilevazione fatta dall’ex assessore allo sport della giunta di destra, peraltro anche con spropositato vanto: “noi abbiamo risolto il problema stanziando fondi comunali” ….cioè si è vantata di aver tolto alla collettività isernina fondi destinati alle attività sportive erogandoli, senza che fossero dovuti, ad una società privata dei parchimetri, a fronte di alcuna utilità pubblica, ma del solo profitto privato!
E che dire della sparata grottesca di un altro scienziato ex (mal) consigliere delle destre tra i fautori del disastro antisociale delle strisce blu, che, scioccamente e morbosamente prostrato di fronte al capitalista dei parchimetri, suggerisce di saziare le indebite pretese di costui con le indennità di carica della nuova amministrazione.
Invero tal profilo chi dovrebbe pagare di tasca propria sarebbero proprio tutti quelli del vecchio consiglio che hanno causato questa macelleria sociale, incluso l’autore della grottesca bizzarria di cui sopra.
Insomma esborsi esosi e privi di una qualsiasi utilità pubblica, tolti ingiustamente alle attività sociali cittadine, in questo caso della società sportiva, per regalarli al profitto privato.
Ma la realtà attuale è che anche la nuova giunta persevera nel non rimuovere il disastro ereditato, pur avendo annunciato di farlo!
Insistiamo perciò nel nostro reclamo, peraltro accolto dalla magistratura e depositato al Comune con illustrazione dettagliata delle norme violate e degli abusi commessi: la società privata dei parchimetri non ha alcun titolo di pretendere alcun ticket, per assenza dell’Ordinanza sindacale che stabilisce la tariffa e per assenza del contratto.
Ed in ogni caso la nuova giunta, in autotutela, deve semplicemente annullare l’aggiudicazione fatta dalla giunta di destra, come da codice dei contratti pubblici, perché difforme dallo stesso sciagurato deliberato consiliare che istituì gli stalli blu, peraltro anch’esso annullabile per assenza di motivazione e relazione sul rispetto dei parametri urbanistici.
E la illegittimità degli atti da noi eccepita è stata accertata dalla magistratura, come è noto.
Tanto più di fronte ad un rapporto malsano e gestito in modo tutto sbilanciato a favore del capitale privato: salvo cortese smentita, la società privata non versa al comune i canoni annui di 150 mila euro, non provvede alla segnaletica orizzontale e verticale (salvo che per le convenienti strisce blu), nel mentre continua ad incassare i ticket dalla collettività, senza titolo per quanto sopra.
Nel contempo produrremo ulteriore esposto alla Procura penale e della Corte dei Conti per verificare ipotesi di illeciti e danni erariali in danno alla popolazione per gli esborsi effettuati dalla precedente amministrazione di destra in favore della società privata dei parchimetri per l’evento in questione, come ammesso dall’ex assessore della destra, sotto la voce “eventi sportivi”, dunque tolti alle attività cittadine di interesse pubblico, per confluire nel profitto privato senza alcuna utilità sociale, culturale, sportiva.