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Venafro. Protocollo d’Intesa per l’ampliamento del comprensorio irriguo consortile



Una data storica per il Consorzio di Bonifica di Venafro e in generale per le politiche idriche e di sviluppo del territorio, grazie all’istituzione di una collaborazione interregionale.

Questa mattina presso la sala convegni dell’IRCCS Neuromed di Pozzilli in via delle Industrie, si è tenuta la presentazione del Protocollo d’Intesa per l’ampliamento del comprensorio irriguo consortile del Consorzio di Bonifica di Venafro.
Nell’incontro sono state affrontate anche le tematiche legate alla nuova infrastruttura stradale e messa in sicurezza, adeguamento e completamento della viabilità esistente nonché una rivalutazione ambientale delle aree di interesse.

L’occasione è importante, sia per il Consorzio di Bonifica che per i vari Comuni che hanno siglato l’accordo, in quanto per la prima volta si travalicano i confini regionali al fine di porre in essere un ampliamento strutturale fisso che possa offrire migliori servizi idrici agli imprenditori agricoli anche della vicina Campania e porre le basi per ulteriori sviluppi del territorio.

Ad illustrare il progetto, dopo il saluto del Presidente del Consorzio di Bonifica di Venafro Raffaele Cotugno, il Direttore Massimiliano Capezzuto. Presenti le autorità locali e regionali nonché gli esperti del comparto e del mondo
dell’associazionismo di settore.

“La giornata di lavoro di oggi ha un valore storico: con la firma del protocollo d’intesa per l’ampliamento del comprensorio irriguo consortile e l’idea del ponte di collegamento tra Pozzilli e Capriati a Volturno si segna l’inizio di un lavoro comune tra le istituzioni delle due regioni limitrofe, Molise e Campania – ha dichiarato il sindaco di Pozzilli, Stefania Passarelli.
Il progetto del Consorzio di Bonifica della Piana di Venafro ha lo scopo di estendere a una regione amica e contigua un sistema irriguo all’avanguardia, in modo che possano essere rivalutati migliaia di ettari di terreno, ora abbandonati perché privi di acqua. Ma il disegno è molto più ambizioso e quando sarà realizzato avrà ricadute ben superiori a quelle – già molto importanti – derivanti dalla rivalutazione di un lavoro antico e nobile qual è quello agricolo.
Con la giornata di oggi inauguriamo un modo nuovo di lavorare, mettendo intorno a un tavolo: varie Istituzioni, esperti di varie discipline, rappresentanti di vari territori. Ma inauguriamo anche un nuovo modello territoriale di confine, che consentirà, d’ora in poi, di salvaguardare e sfruttare al meglio e tutti insieme le risorse
ambientali, nella prospettiva di un concreto benessere dei cittadini. Ai vecchi schemi di lavoro settoriale vogliamo sostituire il metodo dell’integrazione: tra le risorse, tra le finalità, tra le sedi istituzionali.
Integrazione tra le ricchezze territoriali e ambientali, tra le risorse idriche, tra i servizi di entrambe le rive del bacino alto del Volturno; integrazione tra la possibilità di produrre ricchezza e quella di creare benessere; integrazione tra le sedi dei poteri decisionali, svincolandoci dagli steccati artificiosi di confini provinciali o regionali.
Da oggi ragioneremo in termini di Area vasta: quella di tutta la Piana di Venafro, interregionale per natura e per vocazione, in senso certamente non solo storico e geografico. Quest’Area vasta che va ricucita anche fisicamente per mezzo di un ponte, il nostro ponte, così riannodando i fili che per migliaia di anni hanno messo a sistema le nostre specificità culturali, economiche e sociali – ha concluso Passarelli.
Ringraziamo tutti i partecipanti e le autorità politiche e istituzionali che hanno preso parte all’evento, apprezzato e dato la loro piena disponibilità all’idea e alla realizzazione delle opere.
Un ringraziamento particolare all’IRCCS Neuromed per l’ospitalità e la collaborazione”

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