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Termoli. Prosegue lo stato di agitazione della marineria



Erano presenti tutte le associazioni di categoria: Alleanza delle Cooperative, Federcopesca, Coldiretti Impresa Pesca, Federpesca, Unci Agroalimentare. Alla riunione erano presenti anche i principali sindacati dei lavoratori marittimi. Per Federcopesca Termoli era presente Domenico Guidotti e per Federpesca Termoli era presente Giuseppe Nardone.

Paola Marinucci, accreditata come Armatore, insieme ad un rappresentante per ogni regione costiera italiana ad esclusione di Sicilia e Sardegna, dichiara quanto segue.

«Le problematiche in argomento erano diverse ma la principale si riferiva al protrarsi della situazione legata al caro-gasolio che sta arrecando danni importantissimi e irrevocabili alle marinerie italiane.

Al tavolo, tra gli altri, i seguenti punti espressi dalle associazioni di categoria:

  1. Rapido utilizzo del credito d’imposta previsto dall’ art. 18 del DL 21 del 21.03.2022
  2. Proroga del contributo sotto forma di credito d’imposta anche al secondo trimestre 2022
  3. Attivazione dello strumento Cisoa Pesca
  4. Arresto temporaneo per la perdita di redditività economica delle operazioni di pesca causata dalla crisi bellica
  5. Contributo del fondo di sviluppo delle filiere della pesca e acquacoltura
  6. Velocizzazione nell’ erogazione dei pagamenti del fermo biologico 2021 e dei precedenti di cui non si sono ancora conclusi i pagamenti.

Dopo i ringraziamenti di rito delle associazioni di categoria e l’esposizione dei loro argomenti, si è specificato che il costo del gasolio continua ad aumentare e che si rende necessario inviare segnali concreti in pochissimo tempo. L’Onorevole Sottosegretario Battistoni e il Direttore Rigillo hanno compreso appieno la problematica e ne sono ben a conoscenza. E si sono messi a disposizione per tutto quanto in loro potere.

Sinteticamente hanno replicato che

  1. A breve si attiveranno i codici dell’Agenzia delle entrate da utilizzare per il credito di imposta relativo al primo trimestre 2022
  2. Per il secondo trimestre purtroppo serve ancora la copertura di bilancio che non dipende dal Mipaaf
  3. Per l’attivazione della Cisoa pesca, anche se le imprese di pesca stanno versando la contribuzione dal 01 febbraio 2022 non è stato ancora possibile concertare le modalità di attuazione con il Ministero del lavoro.
  4. Per quanto riguarda il c.d. fermo bellico a breve sarà nuovamente effettuata la richiesta alla comunità europea di allargare l’autorizzazione anche al Mar Mediterraneo.
  5. Per il contributo alle imprese di pesca, acquacoltura e agricoltura sono previsti e approvati 20 milioni di euro, anzi è già pronto il decreto, attualmente al visto della Corte dei Conti e a breve si renderanno note le procedure operative.
  6. Per il pagamento del fermo biologico 2021 purtroppo c’è da attendere ancora qualche tempo.

Le Associazioni di categoria in risposta si sono rese disponibili da subito per fornire supporto con l’Europa anche con manifestazioni nazionali nonché per fornire metodologie per le misure richieste dall’Italia. L’Onorevole Sottosegretario Battistoni ha proclamato quindi il tavolo di crisi aperto in quanto il momento è grave e le problematiche non sono semplici.

I sindacati hanno espresso i timori delle ripercussioni sui lavoratori della mancata redditività dovuta al caro gasolio delle imprese di pesca. Per tanto bisogna mettere subito in campo dei ristori e il fermo 2021 deve essere immediatamente pagato in quanto già stanziato. Le parti sociali che hanno sempre cercato la convergenza ormai sono agli sgoccioli. Lo sbarco dei marittimi oltre a creare un danno allo stato rischia di lasciare sfornite le imprese anche del prezioso capitale umano.

Per quanto riguarda invece le richieste espresse dal basso delle marinerie d’Italia nella riunione di Pescara il 07 maggio 2022 quali erano:

  1. Riduzione del costo del gasolio
  2. Fermo biologico facoltativo di emergenza
  3. Attivazione della cassa integrazione straordinaria e retroattiva dal 01 gennaio 22 per gli imbarcati
  4. Blocco dei mutui per un anno per armatori e marittimi

non se ne è affatto accennato anche se l’Onorevole Sottosegretario Battistoni ha espresso la premura di richiedere una unità di intenti tra la categoria, le associazioni e i sindacati.

L’onorevole per tanto si è reso disponibile ad un colloquio immediato con i rappresentanti delle marinerie d’Italia. Ma non basta. Il prezzo del gasolio continua a salire e nulla è stato fatto, nulla è cambiato».

La Marinucci, inoltre, si dice «costretta a comunicare lo stato di agitazione della marineria di Termoli fino a data da destinarsi presso le sedi opportune».

 

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