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Maggio religioso larinese, ripartono i riti in presenza con la processione di San Primiano



Al via le iniziative dedicate al “maggio religioso larinese” che porteranno alle feste in onore dei Santi martiri Primiano, Firmiano e Casto e di San Pardo, patrono di Larino e della diocesi.

Martedì 3 maggio 2022 si è rinnovato l’arrivo di San Primiano con la processione del mattino partita dalla cappella del cimitero con la statua del Santo portata fino alla Basilica Concattedrale alla presenza dei parroci don Claudio Cianfaglioni e don Antonio Di Lalla. Significativa la partecipazione dei fedeli e dei bambini delle scuole cittadine, anche di quelli più piccoli, un’immagine di luce e speranza per dare senso alla ripartenza dei riti in presenza in questo tempo dopo e dentro la pandemia. Infatti, in onore dei Santi Martiri Larinesi si svolgono, ogni 3 e 15 maggio, le sfilate dei caratteristici “Palii” portati proprio dai bambini, consistenti in lunghe aste di legno sulla cui sommità sono posti drappi multicolori e multiformi, finemente lavorati, per indicare il trionfo delle fede ottenuto con il sacrifico della vita. Al termine del corteo che si è snodato dalla parte alta di Larino fino al centro storico si è svolta la celebrazione eucaristica in Concattedrale.

Per don Claudio, in particolare, è stata la prima esperienza da quando è a Larino dopo lo stop dell’emergenza sanitaria. Nella sua riflessione don Claudio ha ricordato che “in questi ultimi due anni, pur nelle restrizioni delle manifestazioni esterne, i nostri santi non sono rimasti a guardarci dall’alto delle loro nicchie! Ma sono scesi in mezzo a noi, per accompagnarci prendendoci per mano – come del resto fanno da secoli – per attraversare anche questo difficile tornante della storia che ci è dato di vivere. E se è vero che abbiamo dovuto rinunciare a tanto per onorare secondo tradizione i nostri santi, è altrettanto vero che nei cuori dei larinesi non ho notato “restrizione” alcuna nell’esprimere il loro amore e la loro devozione: di questo ne sono testimone, e ne sono edificato! Nel riprendere quest’anno, a Dio piacendo, un prudente ritorno alla normalità anche nello svolgimento dei festeggiamenti, vorrei raccomandare a ciascuno di fare tesoro proprio di questo: il cuore non abbia mai “restrizioni” quando si tratta di amare Dio, i suoi santi e – col loro aiuto – di amarci fra di noi da fratelli. Questo perché quanto vissuto – e che ci auguriamo di non dover rivivere mai più – non passi invano. San Pardo e i Santi Martiri Larinesi ci facciano questo dono: un cuore senza “restrizioni”, sempre più libero di amare!”.

 

 

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