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Intervista di Filoteo Di Sandro su PrimoPiano Molise, la storia della volpe e dell’uva. L’editoriale di G.D.A.



Cari lettori, leggevo ieri sulle colonne di PrimoPiano Molise l’intervista rilasciata dal coordinatore regionale di Fratelli d’Italia Filoteo Di Sandro, che come tutti abbiamo imparato è il più acerrimo nemico anche del partito stesso oltre che esserne il coordinatore locale. Ebbene si, è il più acerrimo nemico dello stesso, da quando oramai 4 anni fa risultò il primo dei non eletti alle spalle dell’oggi Assessore ai trasporti all’energia ed al personale, oltre che capogruppo in Consiglio Regionale Quintino Pallante.

Che Pallante sarebbe entrato in Giunta data la quantità enorme di consensi raccolti nelle urne era scontato e di certo la volpe Filoteo i suoi conti li aveva già fatti bene, poiché per effetto della surroga sarebbe subentrato al posto di Pallante tra gli scranni del massimo ente regionale, ma invece, la storia è andata diversamente. Infatti la surroga è stata abolita e la volpe Filoteo è rimasto grande escluso iniziando a sgomitare e a contrapporsi al collega di Partito Pallante dal giorno immediatamente successivo.

In questi quattro anni in effetti abbiamo notato che la “guerra” a Quintino Pallante è stata mossa proprio dal suo Partito, o meglio da quelli che rappresentano o credono di rappresentare Fratelli d’Italia in Molise, non di certo dagli elettori meloniani. Infatti le bordate e le scorrettezze politiche perpetrate verso l’Assessore sono state numerosissime, ma non dimentichiamoci che proprio Di Sandro ha portato personalmente in Tribunale Pallante per la questione della mancata surroga, perdendo in primo grado e venendo condannato al pagamento delle spese legali e processuali, e sembrerebbe che proprio in questi giorni abbia chiesto appello alla Cassazione per la sentenza che lo ha visto sconfitto.

Di certo è merito suo se Michele Iorio ed Aida Romagnuolo sono confluiti in FDI con la speranza di spodestare la leadership firmata Pallante. Anche questa azione però non si è dimostrata efficace.

Chi ne sta facendo le spese però è il partito della Meloni a livello locale che da anni è praticamente paralizzato nelle iniziative che dovrebbero essere realizzate sul territorio, così come in ogni altra Regione lo stesso ha sempre fatto e sta facendo. Ma questa è un’altra storia.

Per ritornare all’intervista rilasciata dal coordinatore Di Sandro, mi è sembrato che sia stata messa in scena la più antica strategia di comunicazione, ovvero, quella che abbiamo illustrato nella vignetta, la volpe Filoteo che non essendo riuscito ad ottenere il posto al sole tanto ambito, dopo quattro anni di battaglie intense e senza essersi risparmiato in nulla, oggi rassegnato, afferma che se anche lui lo avesse ottenuto il posto al sole, ne avrebbe fatto a meno. Mi risulta davvero difficile credere che davvero sarebbe accaduto questo, ma nella vita non si può mai dare nulla per scontato.

Oltre questa fantastica storia però, voglio segnalare che nell’intervista, ci sono molte dichiarazioni di Di Sandro degne di essere commentate, quantomeno la più importante, ovvero quella che vedrebbe una rosa di tre nomi pronti ad essere proposti come candidati alternativi a Donato Toma qualora da Roma arrivasse l’indicazione in tal senso.

Ovviamente, come era facilmente prevedibile, il nome predominante tra i tre papabili è quello dell’ex Presidente Michele Iorio che fresco di assoluzione e reati andati in prescrizione nella sentenza sul “Sistema Iorio”, che la settimana scorsa è stata pronunciata, ha di nuovo messo i pista l’ex medico isernino che ancor più di prima ha suonato la carica e non perde occasione per cantarle al Presidente della sua coalizione Toma. E’ particolare la situazione che si sta delineando in Fratelli d’Italia in Molise, un unicum italiano azzarderei a dire, che se non calmierata e almeno in superficie risolta, ce ne farà vedere delle belle alle prossime elezioni Regionali. Ma di questo avremmo modo di parlarne in futuro.

Nel frattempo consiglierei alla volpe Filoteo che se avesse ancora intenzione di restare al suo posto come coordinatore regionale del partito dovrebbe spendere il proprio tempo a cercare di ricucire i tanti strappi, causati anche da lui, per presentare una lista davvero competitiva e che possa essere protagonista davvero alle prossime elezioni molisane, al di la di ogni personalismo e vanaglorioso interesse.

G.D.A.

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