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Elezioni Regionali: Pd e 5 Stelle, una partita a scacchi. L’editoriale di G.D.A.

Vittorino Facciolla, Andrea Greco, Micaela Fanelli, Patrizia Manzo



E come se fosse una partita a scacchi. Tra il Pd e i 5 Stelle è iniziata la “battaglia” che porterà alla scelta finale del candidato alla Presidenza della Regione. Entrambi gli schieramenti per il momento sono in una fase di attesa, impegnati a voler capire le mosse dell’avversario. Facciolla e Greco non demordono. Ognuno vuole la leadership. Per il momento è difficile azzardare previsioni dato che ognuno crede di avere messo sotto scacco l’avversario. Il valore che racchiude quanto ogni affermazione dei due sia apprezzata o meno dipende dal loro stato d’animo. C’è molto attivismo da parte di Facciolla che negli ultimi tempi ha convocato raduni politici a più non posso. Non altrettanto si può dire di Greco che invece punta tutto sui social. Per entrambi si registrano commenti sia positivi che negativi, a seconda dei punti di vista. Ognuno dei due vorrebbe prevalere sull’altro ma la distanza nel trovare un accordo è lontana anni luce. Secondo alcuni farebbero bene a fare qualche riflessione sulla crisi che attanaglia famiglie e imprese tant’è che è già scattato l’allarme mutui visto che negli ultimi 12 mesi le rate non pagate dai molisani sono salite ulteriormente. La lunga emergenza sanitaria legata al Covid ed ora gli effetti collaterali della guerra in Ucraina hanno iniziato a colpire duramente il comparto famiglie e l’inflazione minaccia di erodere ancor più il reddito disponibile. La guerra ha aumentato le difficoltà economiche e i disagi, per cui farebbero bene Facciolla e Greco a fare qualche riflessione su interventi economici e sui disagi delle famiglie anziché orientare la loro azione verso sogni politici irrealizzabili. Non è il momento di prendere soldi ai cittadini ma di darli, dato che secondo la Cgia di Mestre il 2021 è stato l’anno record dell’imposizione fiscale. Mai si era registrata una pressione fiscale così elevata. Dietro Facciolla e Greco ci sono due donne che scalpitano: Micaela Fanelli e Patrizia Manzo. In cuor loro un pensierino l’hanno fatto per un posto al sole. Entrambe godono tanti consensi tra i rispettivi sostenitori e sotto sotto stanno lavorando per puntare decise alla candidatura di prestigio. Tutto potrebbe accadere. Se ad esempio si votasse prima per le politiche e poi per le regionali il discorso sarebbe diverso e molto più semplice. In quanto se Facciolla e Greco saranno candidati per Camera e Senato si potrebbero aprire scenari molto interessanti per Fanelli e Manzo. Il futuro dei 5 Stelle è condizionato anche da ciò che farà da grande l’on. Antonio Federico, il quale sa bene che alle prossime politiche non sarà una cavalcata come 4 anni fa quando anche le pietre votavano 5 Stelle. Il partito di Grillo è in una fase calante e c’è molta preoccupazione per il posizionamento degli attuali quadri dirigenti. Per i consiglieri regionali 5 Stelle da Nola a Primiani, che rappresentano lo zoccolo duro del movimento, c’è da considerare che il rischio da correre è alto. Una loro rielezione in Consiglio Regionale è la massima aspirazione ma dovranno impegnarsi a fondo per riuscire nell’impresa. E, forse, questa loro spinta a capire il mondo elettorale che è cambiato, rappresenta il senso di appartenenza al Movimento. Nel partito Democratico c’è voglia di riscatto tant’è che in Provincia di Isernia si pensa ad un’accoppiata molto forte tra Carlo Veneziale e Caterina Cerroni. Quest’ultima è la pupilla del segretario nazionale Letta. In poche parole, si vuole a tutti i costi tornare essere protagonisti. In forte ascesa anche le aspirazioni di Stefano Buono, mentre sono in calo quelle di Maria Teresa D’Achille. Infine, anche l’on. Vennitelli potrebbe essere della partita. D’altronde in basso Molise c’è bisogno di una donna battagliera come lei. Chi vivrà vedrà.

G.D.A.

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