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13 anni fa il terremoto che distrusse l’Aquila



Tredici anni sono passati dalla notte del 6 Aprile 2009, data che resterà impressa nella memoria di tutti gli italiani e non solo. Quella notte, pochi minuti dopo le tre, una fortissima scossa di Terremoto colpì il capoluogo Abruzzese ed i paesi vicini, radendo al suolo gran parte del Centro storico della Città ma anche altre 56 Comuni. 309 furono le vite spezzate dal sisma, decine di migliaia gli sfollati. Tutta l’Italia si mobilitò per aiutale il popolo Aquilano colpito da quel tremendo disastro e forte fu il ricordo provocato nella memoria del popolo Molisano colpito 7 anni prima dalla tragedia del terremoto di San Giuliano di Puglia, dimostrando ancora una volta di che grande spirito di umanità il popolo Italiano è dotato.

Dopo due anni, è tornata la fiaccolata in omaggio, sospesa nel 2020 e nel 2021 a causa delle restrizioni Covid. Circa duemila i partecipanti al corteo. A seguire, nella chiesa di Santa Maria del Suffragio, in Piazza Duomo, il cardinale Giuseppe Petrocchi, l’arcivescovo metropolita della città dell’Aquila, ha celebrato la messa in suffragio delle vittime del sisma, a cui è seguita una veglia di preghiera.

Alle 3.32, l’ora della scossa deleteria, ci sono stati i 309 rintocchi dal campanile della chiesa. Per tutta la giornata di oggi,  6 aprile, è stato proclamato il lutto cittadino con l’esposizione a mezz’asta e listate a lutto delle bandiere sugli edifici pubblici. Questa mattina si terrà un momento di raccoglimento davanti la Casa dello studente e, a partire dalle 11, al Parco della Memoria si svolgerà un “open mic” di riflessione promosso dal Comitato dei Familiari. Al termine sarà piantumato un albero, simbolo di vita e di speranza.

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