Campobasso al 5° posto nella classifica delle città meno care d’Italia.
Marzo 17, 2023
Campitello Matese: Carabinieri Sciatori e la vigilanza sulle piste Consigli e raccomandazioni per la sicurezza.
Marzo 18, 2023

Sanità: Donato Toma si dimetterà da Commissario ad acta.



Era nell’aria già da ieri pomeriggio la notizia secondo la quale il Presidente della Regione e Commissario ad acta della sanità sarebbe stato deciso a rassegnare le proprie dimissioni dall’incarico commissariale. Come anticipato nella giornata di ieri anche dal nostro quotidiano, fonti molto vicine a Toma confermavano che il Presidente stesse riflettendo sul presentare le proprie dimissioni dall’incarico o meno, e considerando la conferenza stampa convocata dalla struttura commissariale proprio per questa mattina alle ore 10.00 in molti hanno ritenuto che la conferma delle dimissioni da parte di Toma sarebbe arrivata proprio in questo contesto.
Come da previsioni, infatti, nel corso dell’incontro con la stampa il Presidente Commissario ha comunicato ufficialmente che lunedì mattina invierà al Governo nazionale le proprie dimissioni irrevocabili dall’incarico affidatogli. Lo stesso Toma ha immediatamente reso note le motivazioni che lo hanno portato a rinunciare all’incarico di Commissario della sanità regionale della quale ha detto “non voglio essere io a darle l’estrema unzione, anzi dimettendomi da commissario avrò le mani libere per poter difendere i dirotti dei cittadini. Oramai non ci sono più le condizioni per continuare a svolgere con serenità questo incarico, è venuta a mancare la fiducia nei confronti delle strutture superiori”. Inoltre molto duro il commento di Toma in merito agli attacchi che ha subito dopo aver cercato di toccare “cose che evidentemente non si dovevano toccare”.

Le dichiarazioni di Donato Toma:

“Non ci sono più le condizioni per assolvere al ruolo di Commissario al Piano di rientro della Sanità regionale. Dai tavoli romani ho riscontrato una certa flessibilità per le questioni che riguardano i privati accreditati, a dispetto di una totale inflessibilità per vicende altrettanto importanti che interessano la sanità pubblica, prima fra tutte l’affidamento del servizio del 118 in Molise. Ieri ci è stato inferto l’ultimo colpo: il parere non favorevole del tavolo tecnico che non ci consentirà di elargire un aumento assolutamente minimo, 300 mila euro in totale, a circa 40 medici che sono costretti a fare anche il doppio turno”.

“Una decisione sofferta – ha dichiarato Toma, nominato Commissario un anno e mezzo fa dal Governo Draghi. “Quando ho assunto l’incarico, godendo sempre della totale fiducia di quell’esecutivo, ho stabilito un cronoprogramma che prevedeva innanzitutto un passaggio sui tavoli romani per chiedere e ottenere risorse umane ed economiche al fine di imboccare la strada per azzerare il deficit del comparto. Ridare la potestà legislativa in materia sanitaria alla Regione era l’altro obiettivo, quello di fondo, molto importante, così come era mia intenzione ridare dignità e forza alla sanità pubblica. Ho lavorato in questo senso, ma nelle ultime settimane le cose sono cambiate e me ne rammarico. Indirizzi diversi e forti contrapposizioni hanno condizionato il mio lavoro. Prima di me il sub commissario Giacomo Papa era stato ‘costretto’ a rassegnare le dimissioni. Con la struttura commissariale ho messo le mani dove qualcuno non voleva fossero messe e avviato le procedure per ridare ai molisani il sacrosanto diritto alla salute. Lascerò con la consapevolezza di aver dato il massimo nell’interesse esclusivo dei cittadini molisani”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *