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Meno turisti nelle aree interne del Molise? “Come in altre regioni”. Intanto il sindaco di Scapoli alla regione Molise: “Più attenzione ai piccoli comuni”



Se c’è stato un calo di presenze turistiche nelle aree più interne è stato un calo fisiologico, questo almeno quanto si apprende da operatori turistici del Molise sui dati che stanno caratterizzando questa estate 2022. La scorsa stagione estiva aveva visto un boom di presenze turistiche proprio nelle aree più interne della regione, boom accolto con enorme entusiasmo soprattutto dopo il periodo difficilissimo attraversato a causa del Covid. Quest’anno, perciò le aspettative erano altissime, sembra però che nelle località più montane rispetto alla costa i numeri attesi non ci siano stati. “Un fatto però del tutto normale – ci dicono proprio alcuni turisti in visita in Molise e che in Molise si sono divertiti a scoprire le località più montane. Loro invece arrivano dalla costa pugliese e più precisamente dal Gargano –anche da noi – ci dicono riferendosi alla zona tra Vieste e Peschici in provincia di Foggia – c’è stato un calo in termini di presenze e in questo si è verificato anche un altro fenomeno, cioè quello delle disdette all’ultimo momento. Quindi secondo noi – concludono – niente di strano se nel vostro bellissimo Alto Molise ci sono stati meno turisti rispetto a quanto auspicato”. Intanto però se i numeri sono stati meno rispetto alle aspettative per soggiorni più lunghi,  ad emergere come soprattutto durante i fine settimana ristoranti e agriturismi abbiano comunque fatto registrare un’ottima percentuale in termini di numeri in tutte e tre le aree che danno origine  all’Appennino Molisano: le Mainarde, il Matese e l’Alto Molise. Il merito sicuramente anche di quanto messo in atto dalle amministrazioni comunali che però spesso devono fare i conti con la scarsità di risorse economiche. Il caso del comune di Scapoli dove sindaco è Renato Sparacino, ed è proprio lui contattato telefonicamente che ci conferma l’enorme successo in termini di presenze ottenuto grazie al Festival della Zampogna. “Una presenza – così il primo cittadino superiore al periodo pre – pandemia. Soprattutto nella serata del sabato con il concerto di Bennato si sono registrate decine di migliaia di presenze e ovviamente a beneficiare del grande afflusso di persone e è stato tutto il tessuto produttivo”. Intanto per il rilancio del territorio così del turismo dal primo cittadino arriva anche una richiesta alla politica regionale : “Sicuramente – così Sparacino – per prima cosa occorre uno snellimento della burocrazia per l’organizzazione di eventi e manifestazioni che caratterizzano la storia e  l’identità regionale, ma quello che conta è mettere a disposizione delle piccole amministrazioni comunali dei fondi  certi che possano permettere la realizzazione degli eventi. Se pensiamo che le spese vengono suddivise tra comuni e regione al cinquanta per cento, si fa presto a fare due conti. Quando si parla di comuni più piccoli rispetto a amministrazioni come Isernia, Campobasso, Termoli o Venafro per esempio si capisce bene come possano esserci sostanziali differenze. Allora sarebbe il caso – conclude – che almeno le manifestazioni simbolo del Molise venissero finanziate in maniera opportuna senza demandare a comuni e Pro Loco che non sono in grado di sostenere determinati costi”

Gaia Cosco

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