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Elezioni politiche di settembre, il centrosinistra molisano si prepara ma a carte copertissime per il momento



Un agosto davvero insolito quello di quest’anno a livello politico nazionale che a differenza delle solite ferie e silenzi politici, è un incessante corsa di incontri, comizi, passerelle ed annunci elettorali. Una campagna elettorale d’estate non l’abbiamo mai avuta in Italia e sopratutto con tempi così ridotti. I primi ad essere stati colti impreparati sono proprio i Partiti ed i propri esponenti che non immaginavano neanche lontanamente la caduta del Governo draghi e le elezioni convocate d’urgenza. Ebbene se il centrodestra sia a livello nazionale che a livello locale si sta organizzando in corsa in maniera più visibile e chiara, dobbiamo osservare la consueta abitudine del centrosinistra di muoversi nei preparativi in maniera silente e senza attirare attenzioni. A livello nazionale certamente Letta sta lavorando in maniera più esposta dovendo riuscire in breve tempo a creare una coalizione più ampia possibile per opporsi a Meloni e compagni, ne consegue che le informazioni circolano e mantenere coperte le proprie mosse diventa difficile. A livello locale invece, dobbiamo osservare, come gli esponenti del PD e degli altri partiti che compongono la possibile coalizione sembrerebbero scomparsi dai radar, quasi a far sembrare che nulla stiano facendo restando immobili in attesa, lasciando che sotto i riflettori mediatici ci sia soltanto il centrodestra con i suoi esponenti e le proprie beghe interne. Una strategia quella del PD molisano che molto abilmente fa in modo che ogni piccolissima questione che si solleva dallo schieramento opposto diventi una notizia ampiamente condivisa dalla stampa che in mancanza di altre notizie non può far a meno di riportare e di darne risalto, anche se magari si per se a livello di sostanza in una notizia di questo tipo ce ne sia ben poca. Tornando alla sinistra di casa nostra dobbiamo riconoscere l’ottima abilità di Facciolla, Fanelli ecc. di essere manovratori silenziosi e sopratutto molto ben attenti a non far trapelare nulla all’esterno, e sicuramente di questioni da risolvere ce ne sono anche li, ma la compattezza e l’unità del gruppo non viene scalfita in nessun momento e in nessun caso. Ne consegue, come dicevamo all’inizio, che l’elettore ma anche chi osserva la politica per lavoro, possa pensare che la situazione nel centrosinistra molisano sia immobile, che nessuno stia facendo mosse, o muovendo pedine per saggiare il terreno per prepararsi alla campagna elettorale che inizierà nel momento in cui verrà deciso da Roma dicono chi sarà a concorrere per il seggio del maggioritario al Senato, chiudendo i giochi già per la candidatura alla presidenza della regione per le votazioni del 2023. Molto c’è in ballo insomma, ma la tattica consolidata del PD e dei suoi esponenti di riuscire a tenere tutto segreto fino all’ultimo e di compattarsi poi attorno a chi verrà candidato a prescindere da personalismi e bocconi amari da dover digerire, ha funzionato in passato, e sta funzionando ottimamente anche in questa occasione.

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