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Michele Iorio di nuovo a gamba tesissima contro Toma. Le ultime amministrative non hanno fatto capire nulla al cdx molisano?



Sembrerebbe che il Molise sia davvero la regione che non esiste e che con l’Italia intera non abbia nulla a che fare, o quanto meno a livello politico del centrodestra. Nella ultima tornata elettorale dello scorso 12 Giugno dove ricordiamo si è votato per il rinnovo di Sindaci e consigli comunali in moltissime Città e grandi città italiane, è venuto fuori un risultato cristallino. Dove il centrodestra corre unito e compatto non vince ma stravince, mentre dove per litigi, veti e inimicizie personali, corre a briglie sciolte prende batoste su tutti i fronti e consegna le vittorie al centrosinistra. A livello nazionale, dopo il risultato delle amministrative, si sono riaperti i canali di discussione tra Salvini, meloni, e Berlusconi, che hanno capito che se vogliono vedersi vincenti alle prossime politiche del 2023 dovranno fare gruppo, essere compatti e parlare ad una voce sola. L’elettorato ha dato un chiaro messaggio ai leader del cdx, se divisi e litigiosi preferiamo restare a casa e non votarvi.

Ebbene questo chiaro messaggio, cristallino abbiamo detto, e sopratutto di semplicissima comprensione ed attuazione, sembrerebbe che nella Regione che non esiste non sia stato recepito dagli attori del centro centrodestra che pure si stanno preparando per una lunga campagna elettorale che ci porterà alle urne nel 2023. Soltanto qualche giorno fa è stato il coordinatore coordinatore regionale di Fratelli di Italia Di Sandro ad “attaccare” Toma, comunicando che è intenzione del partito della Meloni chiedere la candidatura di un proprio uomo come Presidente alle prossime Regionali, escludendo di fatto Toma che certamente non è un tesserato Meloniano. E fin qui diciamo che restiamo nella normale attività politica interna di una coalizione composta da spiriti diversi ed è logico che ognuno dei componenti abbia delle rivendicazioni da fare. Ieri però, a “sorpresa” Michele Iorio è tornato alla carica violentemente contro Donato Toma, inviando una nota alle testate giornalistiche, nella quale non risparmia colpi al Presidente della Regione nella quale maggioranza è seduto anche Iorio.

Nonostante non ce l’abbiano inviata, sicuramente per dimenticanza non per cattiveria, qualche buon collega ha deciso di condividerla con noi per spirito di buona collaborazione, la nota del Consigliere Iorio che vi riportiamo:

“Il presidente della Regione Molise, non avendo più una maggioranza in aula, ha deciso di non presentarsi nelle sedute del Consiglio regionale – sono già due volte consecutive che non si presenta – trasformando questa legislatura in una vera e propria dittatura. Ormai appare chiaro che oltre a fare il “turista per caso” in Molise, il governatore ha deciso di terminare l’ultimo anno del suo mandato elettorale solo per rivedere eventuali deleghe assessorili e per fare le nomine negli enti regionali.

E’ indifferente a qualunque tipo di dialogo o dibattito da cui possa scaturire qualcosa di buono per i cittadini di questa regione. E’ insensibile a qualunque problema gli venga sottoposto e che riguarda i molisani. E’ sordo verso qualunque problematica inerente al bene comune.

Accanto al disinteresse lampante per la res pubblica, oggi ci troviamo ad affrontare anche una vera e propria emergenza democratica che si maschera dietro a motivazioni poco credibili, per non dire fasulle, con cui giustifica le sue assenze dal Consiglio regionale.

Vale la pena continuare in questo modo o non sarebbe forse il caso di rassegnare le dimissioni?”

Bene, non vogliamo entrare nel merito delle dichiarazioni, e dei temi, il nostro articolo, vuole per l’ennesima volta offrire uno spunto di riflessione a Michele Iorio e quanti la pensano come lui, senza nessun tipo di pregiudizio. Abbiamo capito che Angelo Michele voglia ad ogni costo tornare ad occupare la poltrona più importante del Molise, e per carità è una lecita aspirazione, ma quello che il Consigliere Iorio temiamo non abbia ben compreso, insieme a tutti coloro i quali quotidianamente mettono in pubblica piazza attacchi e critiche, è proprio il messaggio che gli elettori hanno dato a tutto il centrodestra a livello nazionale e cioè che questo modus operandi, di picconate continue, di mettere in pubblica piazza, problemi ed errori ogni volta, porta soltanto ad un allontanamento di elettorato e di conseguenza ad una perdita di consensi. Allora bisognerebbe riflettere se fosse il caso che, come diceva il detto, i panni sporchi vanno lavati in famiglia, e non sui giornali, alle conferenze stampa e sopratutto su Facebook, anche con l’utilizzo di fake e servi sciocchi come spesso accade. L’obbiettivo deve essere soltanto uno, e cioè portare alla vittoria la coalizione di centrodestra, ma temo che se si continuerà di questo passo non otterremo che spaccature e divisioni che ci porteranno alle urne disuniti e stufi, avendo lo stesso effetto che si è verificato a livello nazionale, cioè che molti di noi stanchi e scocciati da questi modi resteranno a casa sul divano invece di andare a votare, consegnando la Regione al Centrosinistra.

Il Direttore Simone Rocco

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